NEPI, IL CARNEVALE E LA POLEMICA STERILE: DA CIVITA CASTELLANA UN POLVERONE SOCIAL

Dai social sino ai giornali. Un carro simpatico (siamo a Carnevale, ci mancherebbe) e l’orgoglio ferito dei cittadini di Civita Castellana. “Se Faleri non falliva, Nepi Roma diveniva!”, questo il “corpo del reato”. La polemica si è subito innalzata, diventando così un polverone vero e proprio. Il motivo? “Se si vuole essere precisi con la storia – risponde un utente civitonico sui social – i nepesini si devono informare meglio. Nel 246 a.c. Furio Camillo espugnò Falerii Veteres come ultimo baluardo del territorio falisco”. Ecco la lezione di storia. Da Nepi, il sindaco Pietro Soldatelli, risponde con tanto di Wikipedia: “Fermo restando che l’antico detto nepesino è tutt’altro che un’offesa nei confronti di Civita Castellana, anzi sta a testimoniare l’importanza e la rilevanza che i nepesini gli hanno sempre riconosciuto, mi preme evidenziare anche l’inesattezza storica riportata nell’articolo; infatti Furio Camillo nel 246 a.c. (anno della conquista romana di Falerii Veteres) avrebbe avuto ben 200 anni, se non fosse deceduto ad 81 anni nel 365 a.c.”. Quel che è giusto è giusto. Insomma, una polemica sterile basata sul niente, mentre a Ronciglione, altro comune “carnevalesco” della Tuscia, alcuni cittadini hanno deciso di non sfilare al corteo insieme ai migranti e figli di migranti nati in Italia. Qui nessuno però si è indignato.

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